POLITICA
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Cina 'non ha paura' di una guerra commerciale dopo che Trump minaccia nuovi dazi
Pechino promette di difendere i propri interessi mentre gli Stati Uniti pianificano tariffe al 100% e restrizioni all'esportazione di software a causa della disputa sulle terre rare.
Cina 'non ha paura' di una guerra commerciale dopo che Trump minaccia nuovi dazi
China’s response follows Trump’s announcement Friday that Washington would impose new tariffs of 100 percent on Chinese imports. / Reuters
12 ottobre 2025

Pechino ha dichiarato domenica di “non temere” una guerra commerciale con gli Stati Uniti, dopo che il presidente Donald Trump ha minacciato nuovi dazi e restrizioni all'export verso la Cina, secondo quanto riportato dal Global Times.

Un portavoce del Ministero del Commercio ha affermato che le “minacce arbitrarie di alti dazi” non rappresentano il modo corretto di dialogare con la Cina, sottolineando che la posizione di Pechino sull’argomento rimane coerente.

“Non vogliamo [una guerra commerciale], ma non la temiamo,” ha dichiarato il portavoce. “La Cina tutela fermamente la propria sicurezza nazionale e la sicurezza comune internazionale, adotta una posizione giusta e ragionevole basata su principi e applica misure di controllo delle esportazioni in modo prudente e moderato.”

I nuovi dazi di Trump

Le dichiarazioni seguono l’annuncio di Trump di venerdì, in cui Washington ha comunicato l’intenzione di imporre nuovi dazi del 100% sulle importazioni cinesi e di limitare l’esportazione di “software critici” a partire dal 1° novembre 2025, o prima, qualora Pechino intraprenda ulteriori azioni.

Trump ha fatto queste dichiarazioni sulla sua piattaforma social Truth Social, spiegando che la decisione è una risposta alla mossa “senza precedenti” della Cina di inasprire le restrizioni sull’export di minerali rari.

Giovedì, la Cina ha ampliato le restrizioni all’export di terre rare includendo tecnologie di lavorazione e produzione, oltre alla cooperazione con aziende straniere, senza previa approvazione governativa.

Il Ministero del Commercio ha dichiarato che tali misure sono volte a tutelare la sicurezza nazionale regolando le esportazioni di tecnologie legate alle terre rare, tra cui estrazione, fusione, separazione e riciclaggio.