POLITICA
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UE esclude la confisca dei beni russi, propone un prestito basato su risarcimenti per l'Ucraina
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, propone un prestito di riparazione basato su beni russi immobilizzati come "soluzione strutturale" per il sostegno militare all'Ucraina.
UE esclude la confisca dei beni russi, propone un prestito basato su risarcimenti per l'Ucraina
"The loan would not be disbursed in one go, but in tranches and with conditions attached," she added. / Photo: AP
30 settembre 2025

La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha ribadito che non vi è alcuna confisca dei beni russi congelati e che l'Ucraina dovrà rimborsare il prestito se Mosca pagherà le riparazioni, durante una conferenza stampa congiunta con il Segretario Generale della NATO, Mark Rutte.

"Non c'è alcuna confisca dei beni. L'Ucraina deve rimborsare il prestito se la Russia paga le riparazioni," ha dichiarato von der Leyen martedì durante un briefing congiunto con Rutte, prima di una discussione su questioni di difesa e sicurezza con il Collegio dei Commissari Europei.

Ha sottolineato di aver proposto l'idea di un prestito per le riparazioni basato sui beni russi immobilizzati come una "soluzione strutturale" per il supporto militare all'Ucraina.

"Il prestito non sarebbe erogato in un'unica soluzione, ma in tranche e con condizioni specifiche," ha aggiunto.

Von der Leyen ha inoltre sottolineato che, se si considera l'Ucraina come la "prima linea di difesa," è necessario intensificare l'assistenza militare al Paese.

‘Il muro anti-drone servirà tutta l’Europa’

"Tutto ciò che la Commissione Europea sta facendo ora attraverso SAFE (Security Action for Europe) e altre iniziative per portare l'Ucraina nella posizione migliore possibile è cruciale, sia nella lotta che in vista di eventuali negoziati di pace, affinché si trovi nella posizione più forte possibile," ha dichiarato Rutte.

Riferendosi alle recenti segnalazioni di droni negli aeroporti della capitale danese Copenaghen, dopo incidenti in Polonia ed Estonia, ha ribadito la necessità di mantenere sicuro il loro spazio aereo.

"Dobbiamo proteggere il nostro cielo. Quindi, l'iniziativa del muro anti-drone è tempestiva e necessaria," ha aggiunto Rutte.

Dopo le recenti incursioni aeree russe, i Paesi dell'UE hanno tenuto i primi colloqui sulla costruzione di un sistema di difesa anti-drone, con il Commissario Europeo per la Difesa, Andrius Kubilius, che ha sottolineato che "l'Eastern Flank Watch, con il ‘muro anti-drone’ come elemento centrale, servirà tutta l'Europa."

Diversi Stati membri dell'UE, tra cui Polonia, Romania, Lettonia, Estonia, Norvegia e Danimarca, hanno segnalato violazioni dello spazio aereo o interruzioni causate da droni, alcuni dei quali confermati di origine russa.