Secondo quanto dichiarato dal ministro turco dell’Energia e delle Risorse naturali, Alparslan Bayraktar, le esportazioni di petrolio attraverso l’oleodotto Iraq-Türkiye sono riprese sabato alle 07:07 ora locale (04:07 GMT).
Bayraktar ha ricordato che l’infrastruttura, rimasta chiusa dopo il terremoto del 6 febbraio 2023, era stata rimessa in funzione lo scorso ottobre dall’operatore statale turco BOTAŞ. L’annuncio è stato diffuso tramite la piattaforma sociale turca NSosyal.
Anche l’agenzia di stampa ufficiale irachena INA ha confermato sabato la ripresa delle esportazioni di greggio dai giacimenti della Regione autonoma del Kurdistan iracheno (KRG) nel nord del Paese.
L’emittente con sede a Erbil Rudaw TV ha riferito che le spedizioni dal giacimento di Fişhabur sono ricominciate con la partecipazione di una delegazione del KRG, del governo centrale iracheno e di rappresentanti delle compagnie petrolifere.
Giovedì il primo ministro iracheno Mohammed Shia al-Sudani ha annunciato che il petrolio estratto nei giacimenti della Regione autonoma del Kurdistan (KRG) sarà esportato attraverso l’oleodotto Iraq-Türkiye.
In un messaggio pubblicato sulla piattaforma X, al-Sudani ha dichiarato: «Oggi abbiamo raggiunto un accordo storico che prevede che il greggio prodotto nei campi della Regione del Kurdistan venga preso in consegna dal Ministero federale del Petrolio ed esportato tramite l’oleodotto Iraq-Türkiye».
In precedenza, le autorità del KRG avevano reso noto di aver firmato accordi con compagnie locali e straniere per avviare le esportazioni di petrolio, aggiungendo che l’inizio dei flussi dipendeva da una decisione del Ministero del Petrolio iracheno.