TÜRKİYE
3 min di lettura
Erdoğan all’ONU: “A Gaza non c’è guerra, ma genocidio”
Mentre gli attacchi israeliani contro Gaza si avvicinano ai due anni, il presidente Erdoğan ha lanciato un appello all’azione globale, denunciando che da 23 mesi “ogni ora un bambino viene ucciso”.
Erdoğan all’ONU: “A Gaza non c’è guerra, ma genocidio”
Il presidente Recep Tayyip Il Presidente Erdoğan interviene all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, / AA
2 ore fa

Il presidente Recep Tayyip Erdoğan, intervenendo all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, ha accusato Israele di compiere un genocidio a Gaza e ha invitato la comunità internazionale ad agire con urgenza per porre fine allo spargimento di sangue.

“Davanti agli occhi di tutti, da oltre 700 giorni a Gaza è in corso un genocidio”, ha dichiarato martedì Erdoğan. “Negli ultimi 23 mesi Israele ha ucciso ogni ora un bambino. Non si tratta di numeri: ognuno di loro era una vita, un essere umano innocente”.

Il capo di Stato turco ha definito la catastrofe umanitaria a Gaza “senza precedenti nella storia moderna”, raccontando che molte delle operazioni sui bambini sono state effettuate senza anestesia Rivolgendosi ai leader mondiali ha affermato: “Questa è la più bassa espressione dell’umanità. A Gaza non c’è una guerra, non ci sono due parti: si tratta di un’occupazione, di un genocidio, di una politica di massacri di massa”.

“Parlo a nome del popolo palestinese”

Il presidente Erdoğan ha ringraziato i Paesi che hanno riconosciuto lo Stato di Palestina e ha esortato gli altri a “muoversi senza indugio”. Ha espresso rammarico per l’assenza a New York del presidente palestinese Mahmoud Abbas, sottolineando che la Türkiye “parla a nome del popolo palestinese, la cui voce è stata soffocata”.

Erdoğan ha chiesto un cessate il fuoco immediato a Gaza, un accesso umanitario senza ostacoli e l’assunzione di responsabilità da parte di quello che ha definito il “clan genocida” israeliano. Ha inoltre accusato Israele di minacciare la stabilità regionale estendendo la propria aggressività da Gaza e dalla Cisgiordania occupata fino a Siria, Iran, Yemen, Libano e Qatar.

“L’ossessione del governo israeliano per l’idea della ‘terra promessa’, insieme alla sua politica espansionistica, mina la pace regionale e i traguardi comuni dell’umanità”, ha affermato il leader turco, aggiungendo che Netanyahu “non ha alcuna intenzione né di fare la pace né di liberare gli ostaggi”.

State al fianco dei palestinesi oppressi

Il presidente Recep Tayyip Erdoğan ha esortato i leader mondiali a “schierarsi con determinazione oggi, in nome dell’umanità, al fianco dei palestinesi oppressi”, denunciando che gli attacchi israeliani stanno cancellando i diritti fondamentali, compresi quelli delle donne e dei bambini, la libertà di espressione, l’uguaglianza e la giustizia.

“Può esserci pace in un mondo in cui i bambini muoiono di fame e per mancanza di medicine?”, ha chiesto Erdoğan, aggiungendo che “l’umanità non ha assistito a una simile atrocità nell’ultimo secolo”.