TÜRKİYE
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Duran: "Israele è un regime distruttivo che si nutre di caos, non di ordine"
La Direzione delle Comunicazioni turca ha ospitato un panel ad Ankara intitolato "Gaza: la prova di tornasole dell'umanità".
Duran: "Israele è un regime distruttivo che si nutre di caos, non di ordine"
Duran ha dichiarato che "la comunità internazionale non può più ignorare la realtà distruttiva delle azioni di Israele". / User Upload
12 ore fa

Il Direttore delle Comunicazioni turco, Burhanettin Duran, ha dichiarato che “il mondo ha un problema con Israele”, descrivendolo come un regime distruttivo che calpesta il diritto internazionale e “si nutre di caos piuttosto che di ordine.”

Le osservazioni di Duran sono state fatte mercoledì durante il panel “Gaza: la prova del turnusole dell’umanità”, tenutosi presso la Direzione delle Comunicazioni ad Ankara, a cui hanno partecipato diplomatici, accademici e membri della stampa.

Nel suo discorso principale, Duran ha sottolineato la posizione ferma della Türkiye sotto la guida del Presidente Recep Tayyip Erdogan: garantire un cessate il fuoco permanente, assicurare la consegna degli aiuti umanitari e stabilire uno stato palestinese indipendente con Gerusalemme Est come capitale rimangono priorità assolute.

Ha evidenziato che “la comunità internazionale non può più ignorare la realtà distruttiva delle azioni di Israele, che minacciano sia la stabilità regionale che globale.”

Mantenere Gaza nell’agenda mondiale

Duran ha sottolineato il ruolo centrale della Direzione delle Comunicazioni della Türkiye nel sostenere la Palestina sul “fronte della comunicazione.”

Mobilitando tutti gli strumenti dei media moderni e della diplomazia, ha affermato, la Direzione garantisce che “la verità su Gaza rimanga nell’agenda mondiale.”

Ha evidenziato sforzi che vanno dall’esposizione di oltre 250 casi di disinformazione israeliana alla pubblicazione di riviste dedicate e all’organizzazione di conferenze internazionali, mostre e tour stampa.

“Per noi la comunicazione non è solo un esercizio intellettuale, ma una questione di coscienza,” ha detto Duran. “Ci sforziamo di risvegliare “la bussola morale” del mondo e di garantire che le azioni di Israele siano registrate per la storia.”

La stampa in prima linea

Duran ha reso un omaggio speciale alla stampa turca, con TRT e Anadolu Agency evidenziate per la loro ampia copertura. Nonostante abbiano affrontato violenze e ostacoli, i giornalisti turchi “non hanno mai abbandonato il loro ruolo di voce di Gaza.”

TRT Haber ha trasmesso oltre 20.000 reportage da Gaza, e TRT World ha dedicato metà del suo tempo di trasmissione alla Palestina e a Gaza, ha sottolineato.

Anadolu Agency ha prodotto quasi 144.000 articoli in 13 lingue, insieme a 200.000 foto e 15.000 video, molti dei quali ora servono come prove in procedimenti legali internazionali.

La piattaforma digitale della Türkiye, Tabii, ha lanciato una sezione intitolata “Storie dei Palestinesi”, contrastando la censura sulle piattaforme di streaming globali.

La Direzione delle Comunicazioni ha inoltre completato un libro che documenta i giornalisti uccisi a Gaza, notando che Israele ha deliberatamente preso di mira quasi 300 operatori della stampa il cui unico obiettivo era “riportare la verità.”

Movimento di coscienza”

Duran ha criticato i “doppi standard” dell’Occidente nella copertura mediatica, accusando i principali media di parzialità e complicità nella disinformazione.

Al contrario, ha descritto la stampa e le istituzioni di comunicazione della Türkiye come leader di un “movimento di coscienza” globale.

“Le forze israeliane possono rompere le telecamere dei nostri giornalisti,” ha osservato Duran, citando il Presidente turco, “ma non possono impedire che la verità venga rivelata.”