L’Italia ha inviato una seconda nave da guerra per sostenere la flotta internazionale di aiuti diretta a Gaza, colpita da un sospetto attacco con droni da parte di Israele. L’annuncio è stato fatto giovedì dal ministro della Difesa Guido Crosetto.
La Global Sumud Flotilla (GSF), composta da circa 50 imbarcazioni civili, mira a rompere il blocco navale imposto da Israele a Gaza. A bordo si trovano numerosi avvocati e attivisti, tra cui l’attivista climatica svedese Greta Thunberg.
Oggi il ministro Crosetto è intervenuto alla Camera per chiarire la situazione al Parlamento, e successivamente parla al Senato. Nel suo discorso il ministro ha annunciato anche l'invio di un'altra nave militare, la nave Alpino, per proteggere gli italiani in navigazione verso Gaza.
Mercoledì l’Italia aveva già dispiegato la prima fregata. Poche ore prima, la flotta aveva denunciato di essere stata presa di mira da droni nelle acque internazionali, a 30 miglia nautiche (56 km) dall’isola greca di Gavdos, e di aver subito lanci di bombe stordenti e polvere urticante. La responsabilità dell’attacco è stata attribuita a Israele.
Tentativo di rompere il blocco israeliano
Il ministero degli Esteri israeliano non ha risposto direttamente alle accuse. Anche la Spagna ha deciso di inviare una nave da guerra per proteggere la flotta.
Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha invitato gli attivisti a non insistere nel tentativo di rompere il blocco israeliano e ad accettare la proposta italiana di consegnare gli aiuti, consentendo che siano distribuiti a Gaza dalla Chiesa cattolica locale.
“Il clima è preoccupante e dico che noi non siamo in grado fuori dalle acque internazionali a garantire la sicurezza delle imbarcazioni”, ha avvertito Crosetto.
In un comunicato diffuso giovedì mattina, la Global Sumud Flotilla ha reso noto che le proprie imbarcazioni stavano navigando a bassa velocità nelle acque greche, sottoposte durante la notte a una “moderata attività di droni”, e che nel corso della giornata si sarebbero dirette verso le acque internazionali.