Forze dell'intelligence e della gendarmeria turche hanno fermato due sospetti durante raid coordinati a Istanbul e Adana mirati a una rete di spionaggio informatico, secondo fonti di sicurezza.
L'operazione è stata condotta sotto la direzione della Capo Procura di Ankara.
Gli investigatori hanno scoperto che i due sospetti erano collegati a un'organizzazione di criminalità informatica di più ampia portata.
Nel corso delle perquisizioni gli agenti hanno sequestrato apparecchiature digitali e sistemi collegati all'estero, ritenuti impiegati in attività informatiche illecite.
I sospetti hanno confessato durante gli interrogatori e hanno fornito informazioni su persone e gruppi coinvolti in accessi non autorizzati a dati personali.
Entrambi i sospetti sono stati formalmente arrestati ai sensi della legge turca sulla cybersicurezza, mentre sono stati emessi mandati di arresto per altri individui ritenuti all'estero.
L'indagine è ancora in corso e dovrebbe ampliarsi man mano che emergono nuove prove.
Nell'ambito dell'operazione è stato bloccato l'accesso a 24 siti web contenenti pannelli di ricerca creati a partire da dati personali rubati.

















