Il Sudafrica giovedì ha concesso un'esenzione dal visto di 90 giorni a 153 palestinesi giunti dal Kenya per chiedere asilo nel paese, sebbene all'inizio fosse loro stato negato l'ingresso perché non avevano superato i colloqui richiesti e non avevano i consueti timbri di partenza nei loro passaporti.
La Palestina ha elogiato il Sudafrica per aver ricevuto oltre 150 suoi concittadini provenienti da Gaza.
«Esprimiamo il nostro apprezzamento e il nostro rispetto per la decisione sovrana di concedere i visti d'ingresso a un numero dei nostri concittadini di Gaza che sono arrivati all'aeroporto del Sudafrica dall'aeroporto Ramon di Israele via la capitale keniota Nairobi, nonostante il loro arrivo senza alcuna notifica o coordinamento preventivo con le autorità del paese», ha dichiarato il ministero degli esteri palestinese.
Il ministero ha avvertito che le società e le entità che ingannano i palestinesi e li incitano a trasferirsi o migrare, o quelle coinvolte nel traffico di esseri umani e nello sfruttamento di condizioni umanitarie disperate, «sosteranno le conseguenze legali delle loro pratiche illecite e saranno soggette a procedimenti e responsabilità».
Rete di traffico di esseri umani
La Palestina aveva incaricato la sua ambasciata in Sudafrica di coordinarsi strettamente con le autorità competenti «per affrontare la situazione derivante da questa lacuna e contenerne le ripercussioni in modo da preservare la dignità e l'umanità dei cittadini palestinesi e contribuire ad alleviarne le sofferenze dopo due anni del genocidio israeliano».
Il ministero ha sottolineato che il traffico di esseri umani costituisce «un crimine secondo il diritto internazionale e nazionale che non sarà tollerato».
Ha esortato le famiglie palestinesi, in particolare quelle nella Striscia di Gaza, a fare attenzione alle reti di traffico di esseri umani e a qualsiasi entità non ufficiale e non registrata per la loro sicurezza.
Il Sudafrica, sostenitore costante dei diritti palestinesi, ha presentato il 29 dicembre 2023 un ricorso alla Corte Internazionale di Giustizia (CIG) dell'Aia accusando Israele, che bombarda Gaza dall'ottobre 2023, di non aver rispettato i suoi impegni ai sensi della Convenzione del 1948 sul genocidio.
Più di 69.000 palestinesi sono stati uccisi e oltre 170.700 altri feriti nella letale guerra israeliana a Gaza dall'ottobre 2023.




















