POLITICA
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Rubio presenta il piano per Gaza, in agenda una forza internazionale
Il segretario di Stato degli Stati Uniti ha affermato che Gaza sarà amministrata da un consiglio internazionale e da tecnocrati palestinesi, mentre restano ancora interrogativi sul disarmo di Hamas.
Rubio presenta il piano per Gaza, in agenda una forza internazionale
Rubio afferma che il piano di transizione di Gaza avanza tra le preoccupazioni per la sicurezza. / Reuters
20 dicembre 2025

Il segretario di Stato degli Stati Uniti Marco Rubio ha dichiarato che a Gaza verranno presto istituiti nuovi organi di governo, cui farà seguito il dispiegamento di una forza internazionale, sottolineando che Washington sta cercando di stabilizzare il fragile cessate il fuoco in vigore nella regione.

Intervenendo alla conferenza stampa di fine anno, Rubio ha affermato che la situazione attuale a Gaza è insostenibile, osservando che Israele ha continuato gli attacchi dalla tregua mediata dall’amministrazione del presidente Donald Trump lo scorso ottobre.

Rubio ha illustrato un piano che prevede la creazione di un consiglio di amministrazione internazionale e di un’autorità palestinese di tipo tecnocratico sul terreno, seguita dal prossimo dispiegamento di una forza di stabilizzazione nella regione. «Per questo avvertiamo un senso di urgenza nel completamento della prima fase», ha dichiarato.

Il capo della diplomazia statunitense ha aggiunto che sono stati compiuti progressi nell’individuazione dei palestinesi che faranno parte della struttura tecnocratica e, senza fornire una tempistica precisa, ha affermato che Washington punta a istituire l’assetto di governo «molto presto».

Rubio ha parlato dopo che il Comando Centrale degli Stati Uniti (CENTCOM) ha tenuto questa settimana a Doha incontri con i Paesi partner per pianificare la Forza Internazionale di Stabilizzazione, riconoscendo tuttavia che restano senza risposta questioni cruciali, tra cui le modalità di un eventuale disarmo di Hamas.

Timori di un’escalation del conflitto

I Paesi che stanno valutando l’invio di truppe temono che le proprie forze possano essere trascinate in combattimenti.

Rubio ha affermato che Washington deve ancora fornire chiarezza ai potenziali Paesi contributori in merito al mandato e al finanziamento della forza.

«Credo che dobbiamo loro ancora alcune risposte prima di chiedere impegni definitivi», ha dichiarato Rubio, aggiungendo che diversi Paesi, tra cui il Pakistan, hanno manifestato interesse e potrebbero essere accettabili per tutte le parti coinvolte.

Sottolineando che garantire sicurezza e governance è essenziale per assicurare i finanziamenti internazionali alla ricostruzione di Gaza, Rubio ha affermato: «Se la guerra dovesse riprendere, chi si impegnerà a stanziare miliardi di dollari per ricostruire ciò che verrebbe nuovamente distrutto? Gli investitori vogliono sapere chi sarà responsabile e se potrà essere garantita una stabilità a lungo termine».