POLITICA
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Russia e Ucraina scambiano centinaia di soldati uccisi nell'ambito dell'accordo di Istanbul
L'assistente di Putin conferma che la Russia ha restituito i corpi di oltre 1.000 soldati ucraini, mentre l'Ucraina ha consegnato i resti di 26 militari russi.
Russia e Ucraina scambiano centinaia di soldati uccisi nell'ambito dell'accordo di Istanbul
(Foto d'archivio) Il personale trasferisce i corpi di soldati ucraini per il rimpatrio da veicoli refrigerati vicino a Novaya Guta, Bielorussia, il 19 agosto 2025. / AP
19 dicembre 2025

Russia e Ucraina hanno effettuato un altro scambio su larga scala dei corpi dei soldati caduti, attuando gli impegni raggiunti durante i rinnovati colloqui di pace a Istanbul all'inizio di quest'anno.

Vladimir Medinsky, consigliere presidenziale russo, ha dichiarato venerdì che Mosca ha consegnato i corpi di oltre 1.000 militari ucraini, mentre Kiev ha restituito i resti di 26 soldati russi.

Il Quartier generale di coordinamento ucraino per il trattamento dei prigionieri di guerra ha confermato separatamente di aver ricevuto i corpi di 1.003 soldati ucraini, esprimendo gratitudine al Comitato Internazionale della Croce Rossa per il suo ruolo nel facilitare il trasferimento.

Traccia umanitaria concordata a Istanbul

Lo scambio rappresenta una delle consegne di resti più significative dall'inizio dei combattimenti, mettendo in evidenza il crescente bilancio di una guerra ormai entrata nel suo quarto anno.

Sebbene la dichiarazione ucraina non abbia specificato quanti corpi siano stati restituiti alla Russia, entrambe le parti hanno inquadrato l'operazione come parte del canale umanitario concordato a Istanbul.

Mosca e Kiev hanno tenuto tre tornate di colloqui rinnovati nella città turca — il 16 maggio, il 2 giugno e il 23 luglio — che hanno portato a importanti scambi di prigionieri e a bozze di memorandum che delineano le loro posizioni su un possibile accordo.

Nonostante i continui scontri sul campo, questi scambi umanitari sono rimasti una delle poche aree di cooperazione sostenuta.

L'ultimo scambio di corpi segnalato tra i due paesi risaliva a novembre, sottolineando quanto tali operazioni rimangano rare — e politicamente delicate — nel contesto delle ostilità in corso.