Il Ministero della Difesa russo ha annunciato mercoledì la conquista di due nuovi villaggi nel sud-est dell'Ucraina, mentre le operazioni oltre confine continuano a intensificarsi.
In un comunicato diffuso su Telegram, il ministero ha dichiarato che le truppe russe hanno preso il controllo di Pavlivka, nella regione di Zaporizhzhia, e di Ivanivka, nel vicino oblast di Dnipropetrovsk.
Mosca ha inoltre affermato di aver colpito impianti energetici ucraini in risposta ai presunti attacchi di Kiev contro obiettivi civili russi.
Durante la notte, Russia e Ucraina si sono scambiate intensi attacchi missilistici.
Secondo funzionari ucraini, i raid russi avrebbero causato la morte di sei persone, tra cui due bambini, a Kiev e dintorni, oltre a provocare ampie interruzioni di corrente in tutto il Paese.
Da parte sua, l'esercito ucraino ha riferito di aver utilizzato missili Storm Shadow franco-britannici per colpire un impianto chimico nella regione russa di Bryansk, definendo l'attacco parte delle operazioni difensive in corso.
La scorsa settimana, Vladimir Putin e Donald Trump hanno avuto un colloquio telefonico durante il quale hanno concordato di organizzare un vertice in Ungheria; il Cremlino ha fatto sapere che l'incontro potrebbe tenersi nelle prossime settimane.
Mentre gli sforzi diplomatici sembrano essersi quasi fermati, la Casa Bianca ha annunciato che non è previsto a breve un incontro tra il presidente statunitense Donald Trump e il leader russo Vladimir Putin.
Trump ha dichiarato di "non volere un incontro inutile", mentre Mosca ha espresso una posizione analoga.
Tuttavia, fonti russe hanno precisato che i preparativi per il vertice proseguono. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha spiegato ai giornalisti che "le date non sono ancora state fissate, ma sarà necessaria un'ampia preparazione, e questo richiederà tempo".
Peskov ha inoltre invitato alla cautela di fronte alle numerose "speculazioni e voci infondate", sottolineando che "al momento non ci sono novità concrete".
Il ritardo del vertice sarebbe dovuto, secondo le fonti, al fatto che Mosca ha ribadito le proprie condizioni preliminari per un accordo di pace, tra cui la cessione completa della regione del Donbass al controllo russo.
Tre fonti citate da Reuters hanno spiegato che questa posizione rappresenta una smentita implicita alle parole di Trump della settimana scorsa, quando aveva proposto che "entrambe le parti si fermino sulle linee attuali del fronte".
Il viceministro degli Esteri russo, Sergey Ryabkov, interpellato dall'agenzia statale RIA Novosti, ha dichiarato di non poter confermare se Mosca abbia già trasmesso ufficialmente la sua posizione a Washington, ma ha aggiunto: "I preparativi per il vertice continuano. Non vedo ostacoli significativi".










