POLITICA
2 min di lettura
L'OMS guida l'evacuazione medica di 41 pazienti critici fuori da Gaza
I funzionari dell’ONU segnalano che il sistema sanitario di Gaza è collassato e che, a causa dei continui attacchi israeliani, donne, neonati e pazienti gravemente malati affrontano fame e rischio di morte.
L'OMS guida l'evacuazione medica di 41 pazienti critici fuori da Gaza
Palestinian children evacuated from Gaza via a humanitarian airlift arrive in Italy for medical treatment, in Ciampino / Reuters
23 ottobre 2025

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha guidato l'evacuazione medica di 41 pazienti critici e 145 accompagnatori da Gaza, mentre funzionari ONU hanno paragonato la regione devastata a "un set cinematografico distopico".

Il direttore generale dell'OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha dichiarato su X che circa 15.000 pazienti a Gaza attendono di essere evacuati e ha aggiunto: "Continuiamo a invitare i Paesi alla solidarietà e ad aprire tutte le vie possibili per accelerare le evacuazioni mediche".

La maggior parte dei pazienti evacuati sono stati feriti durante due anni di attacchi israeliani a Gaza, mentre altri soffrono di malattie croniche come cancro e problemi cardiaci, che il collassato sistema sanitario locale non riesce più a trattare.

Durante il conflitto, più di 7.000 pazienti sono stati evacuati da Gaza, oltre la metà dei quali accolti dall'Egitto. Tuttavia, dopo che Israele ha preso il controllo del valico di Rafah nel maggio 2024, il numero di evacuazioni è drasticamente diminuito.

Nel frattempo, il vice direttore del Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (UNFPA), Andrew Saberton, ha dichiarato che le donne e i neonati a Gaza sono confrontati con la carestia e il completo crollo dei servizi di assistenza materna.

Durante una conferenza stampa, Andrew Saberton ha dichiarato: "Non ero completamente preparato a ciò che ho visto a Gaza — nessuno potrebbe esserlo. La portata della distruzione sembrava un set cinematografico distopico. Non può essere descritta in altro modo: Gaza è rasa al suolo".

Saberton ha aggiunto che il 94% degli ospedali di Gaza è stato danneggiato o distrutto e che la mortalità materna è aumentata drasticamente. Ha sottolineato che i neonati prematuri e sottopeso rappresentano ora circa il 70% dei nati vivi, e una gravidanza su tre è ad alto rischio.

Pur definendo il cessate il fuoco come "una luce di speranza", Saberton ha evidenziato che i rinnovati attacchi hanno riportato la paura tra le famiglie.