Un giudice federale statunitense ha ordinato all’amministrazione Trump di ripristinare la registrazione nel database SEVIS della dottoranda turca Rümeysa Öztürk, stabilendo che le autorità hanno probabilmente agito illegalmente quando ne hanno revocato lo status.
La giudice capo Denise Casper della Corte Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto del Massachusetts ha emesso lunedì un provvedimento d’urgenza, concludendo che Öztürk ha “buone probabilità di successo” nella sua richiesta, secondo cui l’azione dell’U.S. Immigration and Customs Enforcement (ICE) è stata “arbitraria e capricciosa”.
Ha ordinato ai funzionari di ripristinare il record SEVIS di Öztürk con effetto retroattivo al 25 marzo, il giorno in cui agenti in borghese dell’ICE l’hanno fermata a Somerville, nel Massachusetts.
SEVIS è un database federale gestito dall’ICE e utilizzato per monitorare gli studenti stranieri.
La cancellazione del record di uno studente gli impedisce di lavorare e mette a rischio la sua permanenza legale nel Paese.
In una dichiarazione rilasciata tramite l’American Civil Liberties Union, Öztürk ha detto di essere grata per la decisione.
«Spero sinceramente che nessun altro debba subire le ingiustizie che ho subito», ha dichiarato.
«Spero che un giorno potremo creare un mondo in cui tutti usino l’istruzione per imparare, connettersi, impegnarsi civicamente e apportare benefici agli altri, invece di criminalizzare e punire chi ha opinioni diverse dalle nostre. Pur essendo grata per la decisione del tribunale, provo ancora un grande dolore per tutti i diritti all’istruzione che mi sono stati arbitrariamente negati come studiosa e come donna nell’ultimo anno del mio dottorato.»
Il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale non ha rilasciato commenti immediati.
Öztürk, borsista Fulbright e dottoranda in sviluppo infantile alla Tufts University, è stata arrestata il 25 marzo da agenti dell’ICE in borghese, che l’hanno circondata davanti alla sua abitazione.
Il suo visto studentesco è stato successivamente revocato dal Dipartimento di Stato ed è stata trasferita in un centro di detenzione dell’ICE in Louisiana, dove ha trascorso sei settimane, prima che un giudice federale del Vermont ne ordinasse la liberazione il 9 maggio, citando il suo asma e la mancanza di giustificazioni per la prosecuzione della detenzione.
La sua detenzione è avvenuta dopo che il sito pro-Israele Canary Mission l’aveva presa di mira online, criticandola per aver cofirmato, il 2 marzo 2024, un articolo di opinione sul The Tufts Daily che condannava la risposta dell’università alle richieste di disinvestimento da imprese legate a Israele e che chiedeva il riconoscimento di un “genocidio palestinese”.
L’amministrazione Trump ha sostenuto che Öztürk abbia svolto attività a sostegno di Hamas, ma non ha presentato prove a sostegno dell’accusa.
Era tra diversi studenti internazionali coinvolti nella crescente azione repressiva dell’amministrazione contro gli attivisti pro-Palestina nei campus universitari.













