POLITICA
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La Siria promette di intensificare le azioni militari contro DAESH
Dopo gli attacchi statunitensi in Siria, Damasco ha ribadito la propria determinazione nella lotta contro il DAESH, invitando alla cooperazione per impedire al gruppo di utilizzare il territorio siriano.
La Siria promette di intensificare le azioni militari contro DAESH
Damasco ha chiesto alla coalizione a guida statunitense di sostenere gli sforzi antiterrorismo. [Immagine d'archivio] / AP
20 dicembre 2025

Dopo gli attacchi statunitensi contro le postazioni di un’organizzazione terroristica nel Paese, il Ministero degli Esteri siriano ha dichiarato nelle prime ore di sabato di ribadire l’impegno della Siria nella lotta contro il DAESH e nel prevenire che il proprio territorio diventi un rifugio per gruppi estremisti.

In una dichiarazione diffusa sulla piattaforma X, con sede negli Stati Uniti, il ministero ha affermato che la Siria continuerà a intensificare le operazioni militari contro il DAESH in tutte le aree in cui il gruppo rappresenta una minaccia.

Nel comunicato, gli Stati Uniti e gli altri membri della coalizione internazionale guidata da Washington sono stati invitati a sostenere gli sforzi siriani contro il terrorismo, sottolineando che tale cooperazione contribuirebbe alla protezione dei civili e al ripristino della sicurezza e della stabilità nel Paese e nell’intera regione.

Non sono stati forniti dettagli sull’esatta localizzazione dell’attacco americano, sul numero delle vittime o su altri aspetti operativi.

La dichiarazione del ministero è arrivata poche ore dopo l’avvio da parte degli Stati Uniti di un’operazione militare in Siria, in rappresaglia per l’attacco mortale del 13 dicembre contro le truppe americane nei pressi della città di Palmira, nella Siria centrale.

Gli Stati Uniti intensificano gli attacchi

Un’organizzazione che monitora la situazione in Siria ha riferito sabato che almeno cinque miliziani del DAESH, tra cui il leader di una cellula, sono stati uccisi nei raid statunitensi condotti durante la notte.

Washington ha dichiarato che l’attacco del 13 dicembre a Palmira, sito che ospita rovine antiche inserite nella lista dell’UNESCO, è stato compiuto da un singolo militante dell’organizzazione e ha causato la morte di due soldati statunitensi e di un civile americano.

Il Comando Centrale degli Stati Uniti (CENTCOM) ha affermato che, in risposta all’attacco, gli Stati Uniti hanno colpito oltre 70 obiettivi nella Siria centrale utilizzando aerei da combattimento, elicotteri d’attacco e fuoco di artiglieria.