POLITICA
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Ministro israeliano dell’ultradestra finanzia l’espansione degli insediamenti illegali
Il piano quinquennale finanzia nuovi insediamenti illegali, basi militari trasferite e una campagna di registrazione fondiaria, misure che i critici definiscono una forma di annessione de facto.
Ministro israeliano dell’ultradestra finanzia l’espansione degli insediamenti illegali
Smotrich svela un piano da 843 milioni di dollari per potenziare l'espansione degli insediamenti in Cisgiordania. / Reuters
9 dicembre 2025

Il ministro israeliano delle Finanze, l'ultranazionalista Bezalel Smotrich, ha stanziato circa 843 milioni di dollari per i prossimi cinque anni al fine di ampliare le attività di insediamento illegale in Cisgiordania occupata. La stampa locale ha definito il piano una forma di "annessione de facto".

Il quotidiano Yedioth Ahronoth ha riferito lunedì che i fondi destinati alla costruzione di nuovi insediamenti illegali, all'apertura di strade di accesso, al rafforzamento della sicurezza e alla regolarizzazione delle registrazioni fondiarie rappresentano un impegno finanziario senza precedenti.

Uno dei pilastri centrali del piano prevede, secondo il giornale, il trasferimento di tre basi militari israeliane verso le aree settentrionali della Cisgiordania occupata, definito come "un grande passo" verso la ridefinizione della presenza israeliana sul territorio.

Il quotidiano ha aggiunto che "miliardi di shekel sono destinati a rimodellare gli insediamenti", includendo il trasferimento delle basi, lo sviluppo delle infrastrutture per decine di nuovi insediamenti, le strade di accesso e sistemi di sicurezza potenziati.

Il pacchetto quinquennale mira a rafforzare "tutti gli elementi della presenza e dell'amministrazione israeliana" in Cisgiordania occupata.

Passi senza precedenti

Nel quadro del piano, Israele istituirà dei "cluster di accoglienza", ciascuno composto da 20 unità abitative mobili, nei quali verranno trasferiti coloni degli insediamenti illegali per creare nuovi nuclei abitativi.

Il governo destinerà 93,4 milioni di dollari ai nuovi insediamenti: di questi, 49,8 milioni saranno concessi come sovvenzioni iniziali, mentre 43,6 milioni finanzieranno attività organizzative.

Agli insediamenti già esistenti saranno assegnati 135 milioni di dollari per l'ammodernamento delle infrastrutture, mentre ulteriori 93,4 milioni saranno destinati ai consigli regionali e locali degli insediamenti.

Una delle misure chiave del piano è l'istituzione di un'unità per la registrazione fondiaria, finanziata con 70 milioni di dollari. Finora gli acquisti di terreni in Cisgiordania occupata venivano registrati presso l'Amministrazione Civile israeliana anziché nei registri catastali ufficiali.

Il piano prevede che tutte le registrazioni fondiarie vengano mappate e trasferite in un registro dedicato alla Cisgiordania occupata. L'unità impiegherà 41 persone e punta a regolarizzare circa 60.000 dunam entro il 2030.

Il piano prevede inoltre 43,6 milioni di dollari per l'apertura di strade di accesso destinate principalmente alle esigenze dell'esercito israeliano e 46,6 milioni di dollari, distribuiti su tre anni, per l'ammodernamento degli scuolabus blindati. Il ministro della Difesa Israel Katz dovrebbe inoltre fornire ulteriori fondi per "recinzioni intelligenti, aree attrezzate, telecamere e altri sistemi".

Smotrich ha affermato lunedì su X che "Giudea e Samaria (Cisgiordania) sono la cintura di sicurezza di Israele", aggiungendo di essere orgoglioso di guidare una "rivoluzione" che elimina l'idea di una divisione del territorio.

Secondo il movimento israeliano anti-insediamenti Peace Now, circa 500.000 coloni vivono negli insediamenti illegali della Cisgiordania occupata, mentre altri 250.000 risiedono a Gerusalemme Est.

In un parere storico emesso lo scorso luglio, la Corte Internazionale di Giustizia ha dichiarato illegale l'occupazione israeliana dei territori palestinesi e ha chiesto lo smantellamento di tutti gli insediamenti.