Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di essere “pronto” a svolgere le elezioni presidenziali entro 60-90 giorni, a condizione che siano garantite le condizioni di sicurezza e il quadro giuridico necessario. Zelensky ha inoltre chiesto agli Stati Uniti e ai partner europei di contribuire alla creazione delle circostanze adeguate per un voto in tempo di guerra.
L’annuncio arriva dopo che il presidente statunitense Donald Trump aveva reso pubblica la questione martedì.
Parlando ai giornalisti a Roma, Zelensky ha precisato che negli ultimi contatti con i funzionari statunitensi il tema non è stato discusso e ha sottolineato che ogni decisione sulle elezioni spetta esclusivamente agli ucraini.
Respingendo le accuse secondo cui Kiev eviterebbe il voto per ragioni politiche, Zelensky ha affermato che la prosecuzione della guerra non è legata a chi si trova in carica.
Nonostante gli attacchi russi, il presidente ucraino ha ribadito la necessità non solo di condizioni sicure, ma anche di adeguamenti legislativi per garantire la legittimità del processo elettorale e consentire la partecipazione delle truppe al fronte.
Zelensky ha chiesto agli Stati Uniti e ai partner europei di aiutare l’Ucraina a creare le condizioni di sicurezza necessarie e ha affermato che, con il sostegno adeguato, il Paese potrebbe essere pronto a tenere le elezioni entro due o tre mesi.
Il presidente ucraino ha inoltre dichiarato di essere pienamente pronto a partecipare al voto e ha invitato i parlamentari a preparare una bozza di modifiche legislative che rendano possibile lo svolgimento delle elezioni in tempo di guerra.
Zelensky ha aggiunto di aspettarsi, una volta tornato a Kiev, di esaminare le proposte provenienti dai partner e dal Parlamento.
Il piano di pace dell’Ucraina
Affrontando anche questioni di sicurezza più ampie, Zelensky ha confermato che Kiev consegnerà mercoledì a Washington il suo piano definitivo di pace.
Il leader ucraino ha inoltre dichiarato che il Paese ha già schierato sistemi a lunga gittata, tra cui i missili Neptune, Palyanytsia, Flamingo e Sapsan.
Riferendosi anche alla Crimea, Zelensky ha riconosciuto che l’Ucraina al momento non dispone delle capacità militari necessarie per riprendere la penisola.
In risposta ai commenti di Trump, Zelensky ha dichiarato: “Forse l’avevo detto durante il nostro primo incontro e credo di aver avuto ragione. Sì, oggi non abbiamo la forza per fare tutto questo. Non abbiamo un sostegno sufficiente”.
Aggiungendo che Kiev è pronta a valutare un eventuale “cessate il fuoco energetico” se la Russia dovesse acconsentire, Zelensky ha sottolineato che la stabilità energetica è “importante per la popolazione”.
Il presidente ucraino ha inoltre ribadito che gli elementi del piano di pace legati all’Europa — inclusi i beni russi congelati e l’adesione dell’Ucraina all’UE — devono essere “accettati dall’Europa”.













