Il presidente Recep Tayyip Erdoğan ha dichiarato che proseguono le trattative per la creazione di una forza internazionale operativa a Gaza, sottolineando che i dettagli devono ancora essere definiti.
«Si tratta di una questione molto complessa, perciò sono in corso negoziati approfonditi», ha detto Erdoğan ai giornalisti a bordo dell’aereo di ritorno dai suoi viaggi in Kuwait, Qatar e Oman, aggiungendo: «Siamo pronti a fornire ogni tipo di supporto a Gaza. Attualmente proseguono anche i nostri lavori infrastrutturali».
La Türkiye sta intensificando gli sforzi internazionali per garantire la stabilità a Gaza e la prosecuzione del fragile cessate il fuoco.
Erdoğan ha evidenziato che «la parte di Hamas rispetta il cessate il fuoco e ha dichiarato con chiarezza la propria determinazione», mentre «Israele continua a violare l’accordo». Il presidente turco ha invitato la comunità internazionale, in particolare gli Stati Uniti, a fare maggior pressione su Israele affinché rispetti pienamente il cessate il fuoco e gli impegni presi.
Secondo Erdoğan, è necessario esercitare sufficiente pressione diplomatica su Israele: «La sospensione delle forniture militari e delle vendite di armi potrebbe costringere Tel Aviv a rispettare i propri obblighi».
Türkiye: impegno continuo per aiuti umanitari e ricostruzione a Gaza
Il presidente Erdoğan ha confermato che la Türkiye continuerà a fornire aiuti umanitari ininterrotti a Gaza e giocherà un ruolo significativo nella ricostruzione della regione devastata dalla guerra.
«Gaza si rialzerà, non ci sono dubbi», ha affermato Erdoğan, aggiungendo: «Non abbiamo mai interrotto il trasferimento dei nostri aiuti tramite l’Egitto e non lo faremo».
Il presidente ha ricordato che la 17ª Nave della Solidarietà turca ha consegnato materiale umanitario al porto egiziano di El-Arish, e ha sottolineato che istituzioni statali e organizzazioni della società civile sono già al lavoro per preparare la ricostruzione delle infrastrutture distrutte a Gaza.
«I nostri fratelli a Gaza hanno bisogno di tutto a causa dell’inumana assedio israeliano. Non c’è nulla di più naturale che aiutarli. È il momento dell’azione, non delle parole», ha concluso Erdoğan.
Erdoğan: coordinamento regionale per la ricostruzione di Gaza
Il presidente Erdoğan ha dichiarato che durante il suo tour regionale ha discusso con i leader del Golfo la ricostruzione di Gaza, rilevando che Kuwait, Qatar e Oman hanno mostrato un impegno forte e sincero nel sostenere gli sforzi di ricostruzione.
Erdoğan ha sottolineato che Gaza sarà rialzata attraverso un’azione congiunta, poiché né la Türkiye né l’Egitto o altri Paesi del Golfo possono farlo da soli.
Il presidente ha lodato il sostegno di lunga data del Qatar ai palestinesi, definendo Gaza «una prova per il mondo islamico», e ha aggiunto che i ministri turchi continuano a coordinarsi con i loro interlocutori regionali.
Türkiye pronta a ospitare nuovi negoziati di pace per l’Ucraina
Il presidente Erdoğan ha dichiarato che la Türkiye è pronta a ospitare nuovi colloqui di pace tra Mosca e Kiev, dopo le notizie sul rinvio del vertice USA-Russia previsto a Budapest.
«Ancora una volta emerge l’importanza della Türkiye, e in particolare di Istanbul, nella visione di pace», ha affermato Erdoğan.
Il presidente ha aggiunto: «Abbiamo buoni rapporti con entrambe le parti e siamo un Paese di fiducia per entrambe. Questo ci dà un vantaggio nel percorso verso la pace, e siamo determinati a utilizzarlo a beneficio dell’umanità».



















