POLITICA
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Entro la fine del 2025 verrà annunciato un organismo internazionale incaricato di governare Gaza
AP riferisce, citando funzionari arabi e occidentali, che l'annuncio coinciderà con la prossima fase del cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti, mentre si intensificano i colloqui sull'amministrazione post-bellica di Gaza.
Entro la fine del 2025 verrà annunciato un organismo internazionale incaricato di governare Gaza
Trump indica che una forza internazionale di stabilizzazione potrebbe arrivare a Gaza "molto presto". / Reuters
19 ore fa

Un organismo internazionale incaricato di governare Gaza nella prossima fase del cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti dovrebbe essere annunciato entro la fine dell'anno, hanno detto un funzionario arabo e un diplomatico occidentale.

Secondo l'accordo sul cessate il fuoco, l'autorità — nota come Consiglio della Pace (Board of Peace) e presieduta dal presidente statunitense Donald Trump — sovrintenderà alla ricostruzione di Gaza con un mandato dell'ONU di due anni, rinnovabile.

Si prevede che comprenderà circa una dozzina di leader mediorientali e occidentali, hanno detto i funzionari all'Associated Press, parlando a condizione di anonimato perché non erano autorizzati a commentare pubblicamente.

È inoltre previsto l'annuncio di un comitato di tecnocrati palestinesi responsabile dell'amministrazione quotidiana nella Gaza post-bellica.

Il diplomatico occidentale, parlando per telefono dal Cairo, ha detto che probabilmente questo annuncio avverrà quando Trump e Benjamin Netanyahu si incontreranno più tardi questo mese.

L'accordo sul cessate il fuoco istituisce anche una Forza Internazionale di Stabilizzazione armata per garantire la sicurezza e sovrintendere al disarmo di Hamas, una richiesta chiave di Israele.

La mossa segnerebbe un passo significativo nell'attuazione del piano in 20 punti di Trump per il territorio, devastato dal genocidio israeliano di due anni.

Il cessate il fuoco, in vigore dal 10 ottobre, è stato ripetutamente messo alla prova da violazioni israeliane.

La prima fase è prossima al completamento, anche se Hamas non ha ancora consegnato i resti dell'ultimo ostaggio israeliano elencato nell'accordo.

Il funzionario arabo ha detto che continuano le discussioni su quali paesi parteciperanno alla forza di stabilizzazione, ma si prevede che il dispiegamento inizi nel primo trimestre del 2026.

Un funzionario statunitense ha indicato un arco temporale simile, affermando che «truppe sul terreno» potrebbero essere una realtà all'inizio del 2026.

Entrambi i funzionari hanno detto che inizieranno immediatamente «ampie discussioni» con Hamas e Israele sulla seconda fase, che si prevede sarà difficile.

Le questioni centrali includono lo smilitarizzare di Hamas — un passo a cui il gruppo non ha acconsentito — e il ritiro delle forze israeliane da circa la metà di Gaza man mano che la forza internazionale si dispiega.

Il finanziamento per la ricostruzione di Gaza deve ancora essere determinato.

I palestinesi hanno espresso preoccupazione per il ruolo limitato dei palestinesi nella nuova autorità e per l'assenza di un impegno chiaro verso la futura creazione di uno stato.

Il governo di Netanyahu rifiuta uno stato palestinese, e il piano mediato dagli Stati Uniti contiene solo una disposizione vaga che suggerisce un possibile percorso a determinate condizioni.