Il Costo Ambientale delle Sigarette
SALUTE
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Il Costo Ambientale delle SigaretteOgni respiro di fumo avvelena il corpo umano, e ogni mozzicone soffoca silenziosamente la natura.
FILE PHOTO: A woman smokes in the public space / Reuters
12 dicembre 2025

Ogni anno, miliardi di mozziconi vengono gettati nell’ambiente. Anche se possono sembrare innocui, in realtà sono uno dei rifiuti di plastica più pericolosi. Le sostanze chimiche presenti nei filtri contaminano il suolo e le risorse idriche, causando danni agli ecosistemi che possono durare per anni.

Molti non se ne accorgono, ma questi mozziconi possono rimanere nell’ambiente per decenni senza degradarsi, lasciando dietro di sé una grave inquinamento.

E il problema non si limita ai mozziconi. I gas rilasciati dal fumo, come monossido di carbonio, metano e ossidi di azoto, inquinano l’aria sia in spazi chiusi che aperti, riducendo la qualità dell’aria che respiriamo nelle città. In particolare nelle aree densamente popolate, questo inquinamento soffoca l’intero ecosistema. In breve, la sigaretta non è solo un problema di salute… ma una vera e propria crisi ambientale che minaccia il futuro del pianeta, dall’aria all’acqua, dal suolo alla vita degli esseri viventi.

Abbiamo discusso di questo pericolo invisibile con la Prof.ssa Börte Köse Mutlu, responsabile del Dipartimento di Sostenibilità dell’Università Tecnica di Istanbul.

La Prof.ssa Mutlu sottolinea che la sigaretta causa danni non solo alla salute umana, ma anche all’ambiente e al clima: “È fondamentale valutare gli effetti della sigaretta in termini di impronta di carbonio, cambiamenti climatici, impronta idrica e inquinamento da microplastiche.”

Riguardo al consumo globale di sigarette, la Prof.ssa Mutlu condivide dati significativi: “Secondo gli obiettivi fissati nel 2010, entro il 2025 si sarebbe dovuto ridurre del 30% il consumo di sigarette tra gli individui sopra i 15 anni. Tuttavia, crisi globali come pandemia, cambiamenti climatici e conflitti hanno ostacolato questo traguardo. Circa 95 milioni di persone non hanno smesso di fumare e ancora 1,2 miliardi di individui consumano sigarette.”

Non sono dati impressionanti?

Vediamo ora come le sigarette danneggiano l’ambiente… Non si tratta solo di un problema di salute, ma anche di un grave problema ambientale. Ma come avviene tutto ciò?

“La produzione, distribuzione, consumo e gestione dei rifiuti della sigaretta generano emissioni di carbonio in ogni fase”, afferma la Prof.ssa Mutlu, e poi sottolinea:
“L’uso di fertilizzanti e macchinari agricoli durante la coltivazione del tabacco aumenta le emissioni di gas serra. L’energia impiegata negli stabilimenti di produzione accresce ulteriormente questo carico. Una singola sigaretta genera direttamente fumo che rilascia anidride carbonica durante la combustione.”

E qui arriva il punto critico: “I miliardi di sigarette consumate nel mondo rappresentano una parte invisibile ma significativa dell’impronta di carbonio globale.”Il fumo della sigaretta non danneggia solo chi fuma e i fumatori passivi, ma anche l’atmosfera. “I gas contenuti, come monossido di carbonio, metano e ossidi di azoto, sono gas serra che contribuiscono ai cambiamenti climatici”, spiega la Prof.ssa Mutlu: “Questi gas si accumulano, peggiorando la qualità dell’aria e minacciando l’equilibrio degli ecosistemi. Quindi la sigaretta non è solo un problema di salute individuale, ma un problema climatico collettivo.”

Passiamo ora alla parte forse più eclatante: l’eredità tossica dei mozziconi…

I mozziconi, come il fumo, arrecano gravi danni all’ambiente. Secondo l’Organizzazione mondiale della Salute, ogni anno vengono gettati circa 4,5 trilioni di mozziconi nel mondo. Fermatevi un attimo a riflettere… 4,5 trilioni! Riuscite a immaginare questa cifra? La Prof.ssa Mutlu sottolinea che per produrre una singola sigaretta, dal seme alla raccolta, dall’essiccazione al confezionamento, si consumano circa 3-4 litri di acqua. “Considerando che ogni anno vengono prodotte trilioni di sigarette, l’impronta idrica dell’industria del tabacco raggiunge proporzioni enormi.” Inoltre, i mozziconi gettati nell’ambiente contengono nicotina, metalli pesanti e sostanze chimiche tossiche che contaminano le risorse idriche, danneggiando indirettamente ecosistemi e salute umana. Uno studio dell’Università di San Diego rivela dati scioccanti: basti pensare che l’aggiunta di un singolo mozzicone a un litro d’acqua provoca la morte della metà degli organismi acquatici. Pensateci: un solo mozzicone… in un litro d’acqua… e metà degli organismi muore.

Infine, arriviamo al pericolo forse più invisibile: le microplastiche…

“L’aspetto più invisibile e forse più importante dei mozziconi è l’effetto microplastico”, spiega la Prof.ssa Mutlu: “I filtri contengono un materiale plastico chiamato acetato di cellulosa, che può rimanere nell’ambiente per centinaia di anni senza degradarsi.”

La Prof.ssa Mutlu evidenzia che i filtri rilasciano microplastiche: “Uno studio mostra che un filtro fumato rilascia circa 100 microfibre al giorno. Queste microplastiche, con il tempo, finiscono nei mari, nei laghi e nel suolo.”

E il problema principale: “Le microplastiche entrano nella catena alimentare, danneggiando animali e esseri umani. In questo senso, i mozziconi rappresentano una delle principali fonti dell’attuale crisi ambientale legata alle microplastiche.”