Il primo ministro libico Abdulhamid Dbeibeh ha annunciato la morte del capo di Stato Maggiore dell’esercito del Paese e di diversi alti funzionari a seguito di un tragico incidente avvenuto mentre rientravano da una visita ufficiale in Türkiye.
In un post su X, Dbeibeh ha dichiarato martedì di aver ricevuto la notizia «con profondo dolore e cordoglio», confermando la perdita del tenente generale Mohammad al-Haddad e dei membri della sua delegazione.
Tra le persone decedute insieme ad al-Haddad figurano il capo di Stato Maggiore delle forze terrestri, il responsabile dell’Autorità per la produzione militare, un consigliere del capo dell’esercito e un fotografo dell’ufficio stampa.
Il primo ministro ha affermato che l’incidente si è verificato durante il viaggio di ritorno dalla capitale turca Ankara, senza fornire ulteriori dettagli sulle circostanze.
Definendo l’accaduto una grande perdita per la nazione e per le forze armate, Dbeibeh ha dichiarato che la Libia ha perso uomini che hanno servito il loro Paese con «sincerità, disciplina e impegno nazionale», esprimendo le sue condoglianze alle famiglie delle vittime, ai colleghi nelle forze armate e all’intero popolo libico.
Il ministro dell’Interno turco Ali Yerlikaya ha dichiarato in precedenza che i rottami di un jet privato, diretto in Libia e partito da Ankara, sono stati ritrovati nel distretto di Haymana, nella provincia di Ankara.
Yerlikaya ha riferito che il contatto con il jet che trasportava il capo di Stato Maggiore libico è stato perso poco dopo la partenza dall’aeroporto di Esenboğa ad Ankara.
Il jet d’affari di tipo Falcon 50, con numero di registrazione 9H-DFJ, è decollato alle 20:10 ora locale (17:10 GMT) con destinazione Tripoli. Le comunicazioni si sono interrotte intorno alle 20:52 ora locale (17:52 GMT), ha scritto Yerlikaya sulla piattaforma social turca NSosyal.
Ha inoltre dichiarato che l’aereo aveva trasmesso una segnalazione di atterraggio di emergenza nei pressi di Haymana, un distretto a sud della capitale Ankara.
«Tuttavia, non è stato possibile stabilire ulteriori contatti con l’aereo dopo il primo segnale di emergenza», ha aggiunto.
Secondo il ministro, a bordo del velivolo si trovavano cinque passeggeri, incluso al-Haddad.
L’emittente turca NTV ha riferito che i contatti radio con un jet privato, inizialmente ritenuto trasportare al-Haddad, erano stati persi sopra la capitale, mentre i dati di tracciamento dei voli mostravano che diversi aerei erano stati deviati dall’aeroporto di Esenboğa a titolo precauzionale.
Il Ministero della Difesa turco aveva annunciato in precedenza che il capo di Stato Maggiore libico si trovava in visita ad Ankara, dove aveva incontrato il suo omologo turco e altri alti comandanti militari. La visita rientrava nel quadro del coordinamento militare e di sicurezza in corso tra i due Paesi.
