La Türkiye ha condannato l'intercettazione della Flottiglia Global Sumud da parte di Israele, che stava cercando di consegnare aiuti a Gaza, definendola un "atto terroristico" che ha messo in pericolo i civili.
"Questo attacco, che ha preso di mira civili che agivano pacificamente senza ricorrere alla violenza, è la prova che le politiche fasciste e militariste attuate dal governo genocida di Netanyahu, che ha condannato Gaza alla fame, non si limitano ai palestinesi ma colpiscono chiunque lotti contro l'oppressione imposta da Israele," ha dichiarato il Ministero degli Esteri in un comunicato.
“Tutti i passi necessari sono stati intrapresi per garantire il rilascio immediato dei nostri cittadini e degli altri passeggeri detenuti dalle forze israeliane”, continua la dichiarazione.
Risposta della delegazione della Flottiglia Global Sumud
Anche la Delegazione turca della Flottiglia Global Sumud ha condannato quello che ha definito un "attacco illegale contro operatori umanitari disarmati in acque internazionali" da parte di Israele.
In un comunicato, la delegazione ha dichiarato che le truppe israeliane sono salite illegalmente a bordo delle navi Alma, Sirius e Adara intorno alle 20:30 ora locale, dopo aver deliberatamente interrotto le comunicazioni delle imbarcazioni e bloccato le chiamate di emergenza.
"Nonostante l'intercettazione di diverse imbarcazioni, la Flotta Global Sumud si trova ancora a 60 miglia nautiche dalla costa di Gaza e continua il suo percorso," ha affermato la delegazione.
Ha esortato i governi, i leader mondiali e le istituzioni internazionali ad agire per la sicurezza e il rilascio di coloro che sono a bordo, e a monitorare attentamente la situazione.
L'incidente della flottiglia ha attirato ulteriore attenzione sul blocco di Gaza da parte di Israele, che la Türkiye e altri governi hanno descritto come illegale.
Ankara ha ripetutamente chiesto alla comunità internazionale di proteggere i convogli di aiuti e garantire un accesso umanitario senza ostacoli.
Il comunicato del Ministero degli Esteri ha inquadrato l'intercettazione come parte di quella che ha descritto come una più ampia politica di aggressione sotto il Primo Ministro Benjamin Netanyahu.
Il resoconto del ministero ha aggiunto che le azioni di Israele non solo hanno preso di mira i palestinesi, ma si sono estese anche a cittadini stranieri impegnati in missioni di solidarietà.
I funzionari di Ankara hanno dichiarato di essere in coordinamento con partner internazionali e organizzazioni umanitarie per monitorare lo stato dei passeggeri detenuti e garantire il loro sicuro ritorno.