I governi dell'Unione Europea hanno concordato di limitare i movimenti dei diplomatici russi all'interno del blocco, secondo quanto riportato dal Financial Times martedì.
Secondo le regole in bozza, i diplomatici, il personale tecnico e i familiari dovranno notificare i paesi ospitanti (o eventualmente viaggiare con permessi) prima di spostarsi tra gli stati membri dell'UE.
Anche Reuters ha riportato la decisione dell'UE, ma ha sottolineato che una verifica indipendente rimane in sospeso.
La misura è motivata, in parte, da preoccupazioni che agenti sotto copertura diplomatica possano essere coinvolti in attività di spionaggio, sabotaggio, operazioni di informazione o attacchi alle infrastrutture, secondo quanto riportato dal FT.
Attualmente, i diplomatici russi che lavorano in uno dei 25 stati membri dell'UE appartenenti alla zona Schengen — così come in Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera — possono muoversi liberamente all'interno dell'area.
Secondo il quotidiano, l'iniziativa proposta dalla Repubblica Ceca fa parte di un nuovo pacchetto di sanzioni dell'UE. È necessario il supporto unanime per la sua adozione, e l'Ungheria, l'ultimo paese a opporsi alla misura, ha ritirato il proprio veto, secondo quanto riferito da fonti vicine ai negoziati al FT.
Tuttavia, la decisione potrebbe essere rinviata a causa di una disputa sulla richiesta dell'Austria di revocare le sanzioni su beni presumibilmente legati a un imprenditore russo.
La portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, aveva precedentemente minacciato restrizioni reciproche sui diplomatici dell'UE: viaggi “limitati” come ritorsione.
Escalation di attacchi con droni
Sul campo, nel frattempo, Russia e Ucraina continuano a intensificare gli attacchi reciproci.
Le unità di difesa aerea russe hanno distrutto 184 droni ucraini durante la notte, ha riferito martedì l'agenzia di stampa russa RIA, citando dati del ministero della difesa.
La maggior parte dei droni è stata intercettata nelle regioni di confine di Kursk e Belgorod, ha dichiarato il ministero della difesa russo in un comunicato.
Lunedì, la Russia ha affermato di aver intercettato 251 droni, uno dei più grandi attacchi di rappresaglia di Kiev.
Gli attacchi hanno causato due morti e interruzioni di corrente, lasciando circa 1.000 persone ancora senza elettricità a Belgorod, secondo le autorità locali.
Kiev, d'altra parte, ha promesso di intensificare i suoi attacchi sul territorio russo, in particolare sulle infrastrutture petrolifere russe, considerandoli una risposta legittima ai bombardamenti di Mosca sulle città ucraine e sulla rete energetica, che a volte hanno lasciato milioni di persone senza riscaldamento ed elettricità.
Entrambe le parti contestano le narrazioni sull'accuratezza degli attacchi e sui danni ai civili.
Le restrizioni diplomatiche e l'intensificarsi degli attacchi transfrontalieri sottolineano le crescenti tensioni, con pochi segnali di una de-escalation imminente.