Funzionari statunitensi e russi tornano a discutere dell’Ucraina in Florida

I negoziatori statunitensi incontreranno in Florida i funzionari russi dopo i colloqui con l’Ucraina e i partner europei, ma Mosca continua a insistere su richieste rigide.

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Le bandiere nazionali di Russia e Stati Uniti sventolano all'Aeroporto Internazionale di Vnukovo a Mosca, Russia, l'11 aprile 2017. / Reuters Archive

I negoziatori statunitensi incontreranno sabato in Florida funzionari russi nell’ambito degli sforzi dell’amministrazione del presidente Donald Trump per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.

L’incontro si terrà dopo i colloqui avuti venerdì dagli Stati Uniti con funzionari ucraini ed europei su un piano di pace che ha riacceso le speranze di una soluzione al conflitto su vasta scala lanciato dalla Russia nel febbraio 2022.

La delegazione russa sarà guidata dall’inviato del presidente Vladimir Putin, Kirill Dmitriev, che incontrerà Steve Witkoff, passato dal settore immobiliare alla diplomazia, e Jared Kushner, genero di Trump. Il principale diplomatico statunitense e consigliere per la sicurezza nazionale, Marco Rubio, ha dichiarato che potrebbe prendere parte ai colloqui.

I precedenti incontri si sono svolti presso il golf club di Witkoff a Hallandale Beach, nei pressi di Miami.

All’inizio della settimana, funzionari statunitensi, ucraini ed europei hanno riferito di progressi sulle garanzie di sicurezza per Kiev nell’ambito dei negoziati per la fine della guerra, anche se resta incerto se tali condizioni saranno accettate da Mosca.

Una fonte russa citata da Reuters ha affermato che è stata esclusa qualsiasi possibilità di un incontro tra Dmitriev e i negoziatori ucraini.

Nessuna concessione

I rapporti dell’intelligence statunitense continuano a mettere in guardia sull’intenzione del presidente russo Vladimir Putin di conquistare l’intera Ucraina, in contrasto con le affermazioni di alcuni funzionari americani secondo cui Mosca sarebbe pronta alla pace.

Nel corso della sua conferenza stampa annuale a Mosca, Putin non ha mostrato aperture, affermando che le condizioni della Russia per porre fine alla guerra non sono cambiate dal giugno 2024. Tali condizioni prevedono che l’Ucraina rinunci all’obiettivo di aderire alla NATO e si ritiri completamente da quattro regioni ucraine che la Russia considera parte del proprio territorio.

Kiev, da parte sua, afferma che non abbandonerà territori che le forze russe non sono riuscite a conquistare in quasi quattro anni di guerra.

Il capo negoziatore ucraino Rustem Umerov ha dichiarato venerdì che le delegazioni statunitensi ed europee hanno tenuto colloqui e deciso di proseguire gli sforzi congiunti.

In un messaggio pubblicato su Telegram, Umerov ha scritto: «Abbiamo concordato con i nostri partner americani i prossimi passi e la prosecuzione del lavoro congiunto nel prossimo futuro», aggiungendo di aver informato il presidente Volodymyr Zelensky sugli esiti degli incontri negli Stati Uniti.

La Casa Bianca non ha ancora risposto a una richiesta di commento sulla vicenda.

Venerdì, parlando con i giornalisti, Rubio ha affermato che nei colloqui per porre fine alla guerra sono stati compiuti progressi, ma che resta ancora molta strada da fare. «Alla fine spetta a loro raggiungere un accordo. Non possiamo costringere l’Ucraina a firmare un’intesa. Non possiamo costringere la Russia a farlo. Devono volerlo entrambe le parti», ha dichiarato.

Rubio ha aggiunto che il ruolo di Washington è quello di individuare eventuali punti di convergenza su cui le parti possano accordarsi: «Abbiamo investito e continueremo a investire molto tempo ed energie in questo sforzo. Potrebbe non essere possibile. Spero che lo sia. Spero che si possa arrivare a una soluzione entro questo mese, prima della fine dell’anno».