Il Parlamento israeliano, la Knesset, ha approvato in prima lettura un disegno di legge che mira a vietare la fornitura di elettricità e acqua all’Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’Occupazione dei Profughi Palestinesi (UNRWA).
Il provvedimento è passato mercoledì con 28 voti a favore e 8 contrari.
Secondo l’agenzia di stampa palestinese WAFA, il testo stabilisce che i fornitori di acqua ed elettricità non potranno erogare servizi a nessuna proprietà registrata come consumatore nell’ambito dell’UNRWA.
Il disegno di legge conferisce inoltre a Israele l’autorità di controllo sui terreni utilizzati dall’UNRWA che risultano registrati presso l’Autorità Fondiaria Israeliana.
Come riporta il quotidiano Times of Israel, la proposta rappresenta un’integrazione a due leggi precedentemente approvate nell’ottobre 2024, che già vietavano all’agenzia ONU di operare all’interno di Israele.
Pressioni sugli aiuti
La mossa rappresenta l’ultimo passo negli sforzi di Israele per ostacolare gli aiuti destinati ai palestinesi nella Striscia di Gaza assediata e in Cisgiordania occupata.
Israele ha accusato, senza fornire prove, alcuni membri del personale dell’UNRWA di lavorare per il gruppo di resistenza palestinese Hamas.
Mentre il segretario di Stato statunitense Marco Rubio ha ripetuto queste accuse infondate, le Nazioni Unite le hanno respinte.
Secondo l’UNRWA, Israele ha ucciso almeno 381 membri del suo personale dall’inizio del genocidio a Gaza nell’ottobre 2023.
Dal canto suo, Israele ha ucciso circa 70.000 palestinesi — per lo più donne e bambini — negli attacchi contro Gaza dallo stesso periodo, devastando gran parte del territorio assediato e sfollando l’intera popolazione.
