UE ritira il caso contro la Cina presso OMC poiché le restrizioni commerciali informali sulla Lituania terminano
Bruxelles afferma che i suoi obiettivi principali sono stati raggiunti poiché Pechino pone fine alle restrizioni informali sui beni lituani, spingendo l'UE a ritirare la sua disputa presso l'OMC del 2022.
L'Unione Europea ha dichiarato lunedì di aver concluso una controversia commerciale avviata nel 2022 contro la Cina, nella quale accusava Pechino di pratiche commerciali discriminatorie nei confronti della Lituania.
"L'Unione Europea (UE) con la presente notifica all'Organo per la risoluzione delle controversie che, considerato che gli obiettivi chiave alla base di questa controversia sono stati raggiunti e che gli scambi rilevanti sono ripresi, non ritiene più necessario proseguire con la sua denuncia", si legge nel documento dell'OMC.
La controversia riguardava il trattamento riservato dalla Cina alle esportazioni lituane. L'UE accusava la Cina di aver adottato "misure discriminatorie e coercitive" per bloccare o ostacolare le importazioni dalla Lituania, tra cui il rifiuto dello sdoganamento, il respingimento delle domande di importazione e la pressione su altre aziende dell'UE affinché eliminassero contenuti lituani dalle loro catene di approvvigionamento.
Secondo l'UE, queste misure miravano a punire la Lituania dopo che Vilnius aveva autorizzato l'apertura di un ufficio di rappresentanza di Taiwan nella sua capitale, atto che Pechino aveva ritenuto politicamente provocatorio.
I dati commerciali mostravano un crollo drammatico: a novembre 2021 le spedizioni lituane verso la Cina erano calate di circa il 91,4% rispetto all'anno precedente.
Per questo motivo l'UE ha portato il caso all'OMC, sostenendo che la Cina avesse violato le regole commerciali.
La Cina ha ripetutamente negato di avere orchestrato un divieto ufficiale sulle merci lituane, nonostante abbia proceduto ad abbassare il livello dei suoi legami diplomatici con la Lituania.
Sebbene il caso fosse stato presentato nel 2022, il procedimento non è stato privo di difficoltà.
L'UE ha sospeso il caso almeno una volta nel gennaio 2024, citando "ragioni tecniche" legate alla preparazione delle memorie scritte.
Quella sospensione ha fatto sì che la controversia rimanesse inattiva, sebbene non chiusa. Se l'UE non l'avesse ripresa entro 12 mesi, il caso sarebbe stato automaticamente archiviato.
Nel gennaio 2025 l'UE ha ripreso il caso.