Knesset israeliana avanza con i disegni di legge sulla pena di morte per i palestinesi e la chiusura dei media stranieri
Il governo di estrema destra promuove misure controverse che prendono di mira i prigionieri palestinesi e i media stranieri, mentre i critici avvertono di un crescente autoritarismo.
Il Parlamento israeliano (Knesset) ha fatto avanzare due disegni di legge controversi: uno che consentirebbe la pena di morte per prigionieri palestinesi e un altro che autorizzerebbe il governo a chiudere in via permanente media stranieri senza approvazione giudiziaria.
Entrambe le misure, promosse dagli alleati di estrema destra di Benjamin Netanyahu, hanno superato le letture iniziali alla Knesset e ora passano in commissione per ulteriori discussioni prima dell'approvazione definitiva.
Il primo disegno di legge, proposto dal partito Potenza Ebraica (Otzma Yehudit) del ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben-Gvir, consentirebbe l'esecuzione di prigionieri palestinesi accusati di aver ucciso cittadini israeliani "motivati dall'odio o dall'intento di danneggiare Israele".
Ha passato la prima lettura con 39 voti a favore e 16 contrari su 120 deputati.
Il controverso ministro ha salutato il risultato su X, definendolo "un momento storico" e affermando che il suo partito aveva "promesso e mantenuto".
Le organizzazioni per i diritti umani hanno condannato la proposta, avvertendo che prende di mira specificamente i palestinesi e approfondisce il radicato sistema di discriminazione israeliano nei territori occupati.
La seduta ha visto un acceso scontro tra il deputato arabo Ayman Odeh e Ben-Gvir che è quasi degenerato in violenza, evidenziando le crescenti tensioni nella Knesset.
Se fosse promulgata, la legge segnerebbe la prima introduzione della pena capitale in Israele dall'esecuzione nel 1962 del criminale di guerra nazista Adolf Eichmann.
Restrizioni ai media
Nello stesso giorno, i legislatori hanno anche fatto avanzare un disegno di legge per rendere permanente la cosiddetta "Legge Al Jazeera", che attualmente permette al governo di sospendere temporaneamente mezzi di informazione stranieri ritenuti in grado di "nuocere alla sicurezza di Israele".
La nuova misura, introdotta dal deputato del Likud Ariel Kallner, toglierebbe il controllo giudiziario e permetterebbe chiusure anche in tempo di pace. Ha superato la lettura preliminare con 50 voti a favore e 41 contrari.
Il ministro delle Comunicazioni Shlomo Karhi ha esortato la Knesset ad approvare rapidamente il disegno di legge, sostenendo che la misura temporanea era scaduta.
Gli esperti legali, tuttavia, hanno avvertito che la mossa mina la libertà di stampa e potrebbe violare principi costituzionali.
La legge originale era stata promulgata nell'aprile 2024 dopo che il governo di Netanyahu aveva ordinato la chiusura dell'ufficio di Al Jazeera in Israele per la sua copertura della guerra genocida a Gaza.
I critici affermano che entrambi i disegni di legge riflettono una tendenza autoritaria crescente nella leadership israeliana nel contesto degli assalti militari in corso e delle massicce detenzioni di palestinesi.