Come le serie turche stanno contribuendo a rafforzare i legami diplomatici tra Ankara e Dacca
Le relazioni tra Ankara e Dacca si stanno consolidando grazie a colloqui in materia di difesa, ad alleanze in evoluzione e a sforzi congiunti volti ad approfondire la cooperazione politica, economica e culturale — mentre l’India osserva da lontano.
In uno studio di registrazione a Dacca, la doppiatrice Rubaiya Matin Gity presta la sua voce all’ultimo successo turco diventato un fenomeno in Bangladesh. Questa tendenza nella cultura popolare riflette il crescente avvicinamento tra i due Paesi.
L’attrice trentaduenne grida in bengalese, mentre guarda i nuovi episodi della serie turca Kara Sevda (“Endless Love”): “Yasmeen! Yasmeen! Mi sono innamorato…”. La serie ha conquistato milioni di telespettatori nel Paese dell’Asia meridionale.
Il successo delle produzioni turche sta sfidando la popolarità delle un tempo incontrastate soap opera indiane, e il cambiamento non si limita agli schermi.
Questo fenomeno rispecchia le nuove alleanze e le crescenti relazioni diplomatiche, commerciali e di difesa tra due nazioni a maggioranza musulmana, separate da circa 5.000 chilometri.
In Bangladesh aprono sempre più ristoranti turchi e cresce l’interesse per la lingua turca — un fenomeno che va di pari passo con il rinnovato avvicinamento tra i due governi, in netto contrasto con le relazioni sempre più tese tra Dacca e Nuova Delhi.
Il Paese è attualmente guidato da un governo di transizione, insediatosi dopo la caduta del regime autoritario di Sheikh Hasina in seguito alle rivolte dello scorso anno. Hasina è fuggita in India, suo ex alleato, e la sua resistenza alle richieste di estradizione ha ulteriormente raffreddato i rapporti tra i due vicini.
Le relazioni tra Bangladesh e India hanno toccato il punto più basso dopo la destituzione di Hasina nel 2024, a seguito di un movimento popolare. Molti cittadini bengalesi accusano l’India di interferire negli affari interni del Paese, criticando in particolare la decisione di Nuova Delhi di concedere asilo a Hasina, che in patria deve affrontare diverse accuse.
Alcuni media della destra indiana prendono regolarmente di mira la Turchia. Mercoledì, il Centro turco per la Lotta alla Disinformazione (DMM) ha smentito le affermazioni di alcune testate secondo cui Ankara sarebbe coinvolta nell’attentato terroristico di Nuova Delhi del 10 novembre.
“Nuove opportunità”
Md Anwarul Azim, professore di Relazioni Internazionali presso l’Università di Dacca, ha dichiarato che i legami tra Ankara e Dacca “si stanno ora rafforzando”.
“Le relazioni si sono interrotte due volte,” ha ricordato Azim: “la prima nel 1971, durante la separazione del Bangladesh dal Pakistan; la seconda nel 2013, con le esecuzioni di coloro che erano stati condannati per crimini di guerra commessi durante la lotta per l’indipendenza.”
Gli scambi commerciali bilaterali restano limitati, ma secondo Azim, la Türkiye — in quanto principale fornitore di armamenti — offre al Bangladesh un’alternativa alla sua dipendenza dalla Cina.
Il presidente dell’Industria della Difesa turca, Haluk Görgün, ha visitato Dacca a luglio. Il capo di stato maggiore dell’esercito del Bangladesh, generale Waker-Uz-Zaman, si recherà invece questo mese in Türkiye per discutere della produzione di equipaggiamenti militari.
Il Bangladesh ha inoltre mostrato interesse per i droni turchi che, secondo alcune fonti, Ankara avrebbe fornito al Pakistan — storico rivale dell’India.
Il leader ad interim del Bangladesh e premio Nobel per la Pace, Muhammad Yunus, dopo un incontro con una delegazione parlamentare turca questo mese, ha dichiarato di voler “approfondire ulteriormente” le relazioni con Ankara.
“Il Bangladesh è pronto a lavorare fianco a fianco con la Türkiye per aprire nuove opportunità al nostro popolo,” ha affermato Yunus.
Scuole, costumi e cavalli
Oltre ai rapporti ufficiali, anche i legami culturali tra i due Paesi si stanno rafforzando.
Ezaz Uddin Ahmed, 47 anni, responsabile della programmazione del canale che per primo ha trasmesso serie turche in Bangladesh, Deepto TV, ha spiegato che l’emittente dispone di “un team dedicato di traduttori, sceneggiatori, doppiatori ed editor” per soddisfare la crescente domanda.
Secondo Ahmed, il grande successo del canale è stato un dramma storico andato in onda nel 2017, che ha superato le serie indiane in popolarità e “ha eclissato tutte le altre produzioni”.
Sull’onda di questo successo, Deepto TV e altri emittenti bengalesi hanno acquistato un numero crescente di produzioni turche, che spaziano dalle serie ambientate nell’epoca ottomana ai drammi familiari contemporanei.
Parallelamente, è cresciuto anche l’interesse per la lingua turca: molte istituzioni di primo piano offrono ormai corsi dedicati.
Sheikh Abdul Kader, docente di economia all’Università Jagannath di Dacca, ha raccontato:
“Ho venti studenti in una sola classe. La domanda sta aumentando di giorno in giorno.”
Per alcuni, tuttavia, la fascinazione per la cultura turca va ben oltre la lingua.
Tahiya Islam, 33 anni, imprenditrice, ha fondato un marchio di moda ispirato alle tradizioni ottomane e ha iniziato a praticare l’equitazione.
“Nel periodo ottomano, le coppie uscivano a cavallo,” ha spiegato. “Ora anche mio marito cavalca – e io ho persino il mio cavallo personale.”