POLITICA
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Hamas conferma di aver ricevuto proposte di cessate il fuoco a Gaza
Hamas ha annunciato di aver esaminato le proposte provenienti da Egitto e Qatar volte a porre fine alla guerra e a garantire il ritiro di Israele.
Hamas conferma di aver ricevuto proposte di cessate il fuoco a Gaza
Injured Palestinians are taken to Al-Ahli Baptist Hospital after an Israeli air strike, Gaza City, Gaza on July 2, 2025.
3 luglio 2025

Il gruppo di resistenza palestinese Hamas ha confermato di aver ricevuto le proposte avanzate dai mediatori con l’obiettivo di porre fine alla guerra in corso nella Striscia di Gaza, ottenere il ritiro israeliano e garantire un accesso immediato agli aiuti umanitari per la popolazione palestinese.

In una dichiarazione diffusa mercoledì, il movimento ha affermato: “Agiamo con grande senso di responsabilità e stiamo conducendo consultazioni nazionali per discutere le proposte ricevute dai mediatori egiziani e qatarioti.”

“Queste proposte mirano a porre fine all’aggressione, a garantire il ritiro delle forze israeliane e a permettere un soccorso immediato al nostro popolo a Gaza.”

Nel comunicato si sottolinea inoltre che i mediatori “stanno compiendo intensi sforzi per colmare il divario tra le parti e raggiungere un quadro di intesa che possa aprire la strada a negoziati seri.”

Anche il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar, ha dichiarato mercoledì che Israele è seriamente intenzionato a raggiungere un accordo con Hamas.

Durante una conferenza stampa tenutasi a Tallinn, capitale dell'Estonia, il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar ha dichiarato: “Siamo seri nella nostra volontà di raggiungere un accordo sugli ostaggi e un cessate il fuoco. Abbiamo detto sì alle proposte dell’inviato speciale americano Steve Witkoff.”

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato martedì che Israele ha accettato le “condizioni necessarie” per concludere una tregua di 60 giorni nella regione, invitando Hamas ad accettare l’offerta.

Nonostante gli appelli internazionali a favore di un cessate il fuoco, l’esercito israeliano continua a condurre una guerra genocida nella Striscia di Gaza. Dal mese di ottobre 2023, Israele ha ucciso oltre 57.000 palestinesi, in gran parte donne e bambini.

Lo scorso novembre, la Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant, accusandoli di crimini di guerra e crimini contro l’umanità commessi a Gaza.

Israele è inoltre sotto processo presso la Corte internazionale di giustizia per accuse di genocidio legate al conflitto in corso nella regione.

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