Il ministro degli Esteri turco afferma che sono in corso negoziati sulla Forza Internazionale di Stabilizzazione a Gaza
Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha sottolineato gli sforzi di mediazione a Gaza, in Siria e in Ucraina mentre i partner internazionali lavorano per una pace duratura e una riduzione delle tensioni.
Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha detto sabato che le trattative sulla Forza internazionale di stabilizzazione a Gaza sono ancora in corso, concentrandosi sul suo mandato e sulle regole d'ingaggio.
Fidan ha affermato che esiste una 'grande questione' sulla formazione della forza, aggiungendo che non è chiaro quali paesi parteciperanno, come sarà strutturato il comando e quale sarà la sua 'prima missione'.
'Ci sono migliaia di dettagli e questioni da risolvere', ha detto Fidan. 'Penso che, una volta che schiereremo l'ISF, il resto seguirà.'
Ha sottolineato che l'obiettivo principale della forza dovrebbe essere quello di separare le forze israeliane e palestinesi lungo la tesa frontiera, riducendo il rischio di ulteriori scontri.
La Türkiye è uno dei garanti dell'accordo di cessate il fuoco, ma Israele, che mantiene rapporti tesi con Ankara a causa della guerra condotta da Tel Aviv a Gaza, ha obiettato alla partecipazione delle forze di sicurezza turche alla missione.
'A Gaza, in Ucraina e, grazie a Dio, le cose stanno andando abbastanza bene in Siria', ha detto Fidan, aggiungendo che gli attuali sforzi di mediazione, inclusi quelli sostenuti dal presidente statunitense Donald Trump, 'sono in larga misura sovrapposti agli obiettivi e agli interessi della Türkiye'.
Parlando al Doha Forum 2025 in Qatar, Fidan ha evidenziato il ruolo della Türkiye nell'ospitare i rifugiati siriani e ha chiesto sforzi internazionali coordinati per stabilizzare la Siria.
Fidan ha ricordato la politica della porta aperta della Türkiye quando è scoppiato il conflitto siriano, permettendo a un gran numero di siriani di raggiungere i confini turchi, e ha affermato che l'approccio era dettato da finalità umanitarie.
Il 'ritiro completo' di Israele
Separatamente, il primo ministro del Qatar, che agisce da mediatore, ha descritto i negoziati su Gaza come in un momento 'critico', esortando a progressi immediati.
'Ora siamo nel momento critico... Non possiamo ancora considerarlo un cessate il fuoco; un cessate il fuoco non può considerarsi completo a meno che non ci sia un ritiro completo delle forze israeliane e non torni la stabilità a Gaza', ha osservato il primo ministro qatariota Sheikh Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, parlando al Doha Forum.
Forza internazionale di stabilizzazione
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato il Piano globale sostenuto dagli Stati Uniti per porre fine al conflitto a Gaza e ha autorizzato una Forza internazionale di stabilizzazione temporanea.
La risoluzione [2803-2025] consente al Board of Peace e agli Stati membri partecipanti di creare entità operative sotto autorità transitoria.
Con il ripristino della stabilità, le forze israeliane si ritireranno, mantenendo un perimetro di sicurezza fino a quando Gaza non sarà considerata sicura.
Il mandato del Board si estende fino alla fine del 2027, con rapporti di avanzamento semestrali.