Zelensky accusa la Russia di voler prolungare la guerra e chiede garanzie di sicurezza
Mentre le delegazioni di Stati Uniti e Russia pianificano nuovi colloqui su un possibile quadro di pace, il presidente ucraino ha affermato che Mosca si starebbe preparando a prolungare la guerra per un altro anno.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia di cercare di prolungare la guerra in Ucraina, ribadendo la necessità di forti garanzie di sicurezza per Kiev.
In un videomessaggio pubblicato su Telegram, Zelensky ha affermato: «Oggi abbiamo nuovamente sentito segnali provenienti da Mosca che indicano la preparazione a proseguire la guerra anche il prossimo anno», sottolineando che tali segnali contraddicono le affermazioni secondo cui la Russia vorrebbe porre fine al conflitto.
«La retorica e i segnali che arrivano dalla Russia mostrano esattamente il contrario e si traducono in ordini ufficiali impartiti ai loro eserciti», ha aggiunto Zelensky, avvertendo che questa mentalità rischia di minare ogni sforzo diplomatico.
Il presidente ucraino ha quindi ribadito la necessità di una «vera protezione» contro la Russia, affermando che l'Ucraina continuerà a lavorare con i propri partner su misure di sicurezza, finanziarie e politiche, comprese iniziative legate ai beni russi.
In vista del vertice dell'Unione europea previsto per giovedì, Zelensky ha dichiarato che i messaggi che emergeranno dovranno dimostrare a Mosca che proseguire una guerra che dura da oltre tre anni e mezzo anche nel prossimo anno «è privo di senso, perché l'Ucraina sarà sostenuta». «Questo dipende interamente dall'Europa: l'Europa deve fare questa scelta», ha detto, aggiungendo che questa settimana i funzionari ucraini continueranno i colloqui con una delegazione statunitense su pace e garanzie di sicurezza.
I combattimenti proseguono mentre si avvicinano i colloqui
Secondo quanto riportato da Politico, le dichiarazioni di Zelensky arrivano in un momento in cui è atteso per questo fine settimana a Miami un incontro tra delegazioni statunitensi e russe per discutere un possibile quadro di pace.
Nella delegazione russa dovrebbe figurare Kirill Dmitriev, inviato speciale del presidente Vladimir Putin, che ha già preso parte a precedenti colloqui.
L'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Steve Witkoff, e il genero Jared Kushner hanno tenuto nelle ultime settimane incontri in Germania con funzionari ucraini ed europei, durante i quali sono stati esaminati un piano di pace in 20 punti e questioni economiche. Un progetto di quadro negoziale, affinato in precedenti colloqui a Ginevra, è stato successivamente discusso a Mosca con Putin.
Nel frattempo, secondo le autorità locali, mercoledì sono proseguiti gli attacchi russi. Raid aerei contro la città meridionale di Zaporižžja e le aree circostanti hanno provocato almeno 32 feriti.
I funzionari hanno riferito che gli attacchi hanno colpito edifici residenziali e un istituto scolastico, e che tra i feriti figurano anche cinque bambini.
Le offensive si inseriscono in un contesto in cui gli Stati Uniti stanno esercitando pressioni sull'Ucraina affinché accetti condizioni di pace volte a fermare il conflitto, proposte che sono state criticate perché ritenute favorevoli al Cremlino.