Al-Sharaa: al momento non sono previsti negoziati per la normalizzazione dei rapporti con Israele
Il presidente siriano Ahmed al-Sharaa ha dichiarato che la situazione della Siria rispetto a Israele è diversa da quella dei Paesi firmatari degli Accordi di Abramo, poiché Tel Aviv continua a occupare illegalmente le Alture del Golan.
Il presidente siriano al-Sharaa ha rifiutato per il momento di avviare negoziati diretti con Israele per normalizzare le relazioni, mentre proseguono gli sforzi del presidente statunitense Donald Trump per rilanciare gli Accordi di Abramo.
Lunedì, al-Sharaa ha sottolineato l’occupazione in corso da parte di Israele sulle Alture del Golan, evidenziando come le condizioni affrontate dalla Siria siano diverse rispetto a quelle degli altri Paesi firmatari degli accordi.
Nel 2024, Israele ha ampliato significativamente la propria presenza nel Golan dopo il crollo del regime di Assad.
In un’intervista tradotta da Fox News, Šara ha dichiarato: “Ritengo che la situazione della Siria sia diversa da quella dei Paesi che hanno firmato gli Accordi di Abramo. La Siria confina con Israele e Israele occupa le Alture del Golan dal 1967. Al momento non avvieremo negoziati diretti. Forse l’amministrazione statunitense e il presidente Trump ci aiuteranno a intraprendere questo tipo di colloqui”.
Gli Accordi di Abramo, promossi dagli Stati Uniti durante il primo mandato di Trump, mirano a normalizzare le relazioni tra Israele e alcuni Paesi a maggioranza musulmana.
Trump aveva inoltre espresso ottimismo sul fatto che, insieme alla Siria, anche l’Arabia Saudita avrebbe potuto partecipare a tali accordi di normalizzazione.
Coalizione contro il DAESH
Interrogato sulla possibilità che la Siria si unisca alla coalizione globale anti-DAESH, Sharaa ha affermato che ci sono motivi per cui la presenza militare statunitense nel Paese continua, ma che “attualmente deve avvenire in coordinamento con il governo siriano”, aggiungendo: “Dobbiamo discutere di questi temi, parlare del DAESH e raggiungere un accordo”.
Parallelamente, il ministro siriano dell’Informazione, Hamza el-Mustafa, ha dichiarato che la Siria ha firmato una dichiarazione di cooperazione politica con la Coalizione Globale per la Sconfitta del DAESH, precisando su X: “L’accordo ha natura politica e finora non include alcuna componente militare”.