Il bilancio delle vittime del disastro delle inondazioni in Asia supera i 1.700 morti mentre centinaia risultano ancora dispersi
Più di 3,2 milioni di persone sono colpite in diversi paesi asiatici, con oltre 1 milione di indonesiani trasferiti dalle province settentrionali più colpite.
Il bilancio delle vittime per le forti inondazioni e frane in tutta l'Asia è salito oltre 1.700 fino a domenica, con ancora centinaia di persone disperse.
Inondazioni, frane, tempeste e cicloni senza precedenti hanno seminato devastazione in Malesia, Sri Lanka, India e Thailandia, con l'Indonesia come paese più colpito.
L'Agenzia nazionale per la gestione dei disastri dell'Indonesia ha dichiarato che, solo sull'isola di Sumatra, inondazioni e frane hanno causato 916 vittime, con 274 persone ancora disperse e circa 4.200 feriti; le operazioni di soccorso sono in corso.
Più di 3,2 milioni di persone sono state colpite da inondazioni e frane devastanti, mentre oltre 1 milione di sfollati è stato trasferito in aree sicure nelle province colpite dalle inondazioni di Sumatra Settentrionale, Sumatra Occidentale e Aceh.
Il presidente indonesiano Prabowo Subianto ha dichiarato che il paese prevede di acquistare fino a 200 elicotteri nel 2026 sia per la difesa sia per la preparazione alle calamità naturali.
Ha riaffermato l'impegno del governo a mobilitare tutte le risorse disponibili, inclusi aerei da trasporto militare, per garantire una risposta rapida alle emergenze su tutto il territorio nazionale.
In Sri Lanka, il bilancio delle vittime per il ciclone Ditwah è salito a 618, con 209 persone ancora disperse da quando la tempesta ha colpito il 17 novembre, secondo il Centro per la gestione dei disastri.
Le Nazioni Unite hanno dichiarato venerdì che almeno 185 persone sono morte nel sud della Thailandia, mentre altre 367 risultano disperse. Quattro decessi sono stati segnalati anche in India e tre in Malesia a causa delle gravi condizioni meteorologiche.